EMPRESS CHUNG. (2004)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di: Nelson Shin
Sceneggiatura di: Kim Jungha, Shin Janghyun, Yoo Kwanghee, Kyong Seungwon, Kwon Youngsup
Prodotto da: Nelson Shin
Produzione: Akom Production Co., KOAA Films, KOAA Film Seoul
Animazioni: Akom Production
USCITA ITALIANA: N.C.
Sette anni di lavori tra concept, stesura e realizzazione; oltre 500.000 illustrazioni; un budget di 6,5 milioni di dollari; un nome importante in Corea: Nelson Shin, un veterano dell'animazione originario della Corea del Sud, mentre la gran parte del lavoro è stato svolto in Corea del Nord. Questi i primi numeri di "Empress Chung", lungometraggio di grande spessore che, con la sua uscita, ha fissato un grande e importante primato: essere la prima pellicola presentata contemporaneamente in Corea del Sud e Corea del Nord, due parti di una stessa nazione divisa da tempo immemorabile.
La storia si rifà ad un vecchio racconto popolare coreano. L'ambientazione è quella del 18° secolo. L'intera vicenda gira intorno a Shim Chung, figlia di Shim Hakku, un vecchio impiegato governativo onesto e leale che lavora per il re. Un giorno questo si rifiuta di unirsi ad un gruppo di ministri corrotti che intendono prendere il potere e spodestare il re, così danno fuoco alla casa e il vecchio Shim Hakku perde la sua vista e gran parte della sua famiglia, ad eccezione della piccola Shung, diventando anche povero a causa della perdita del suo lavoro. Quattordici anni più tardi ritroviamo, in un piccolo villaggio di pescatori, la piccola Chung con suo padre Hakku. La vita del villaggio peggiora per la comparsa, in mare, di un mostro che impedisce ai pescatori di andare a svolgere il loro lavoro, così la devota Chung si offre volontaria per placare la collera del mostro e, nello stesso tempo, cercare di avere in dono dagli dei il ritorno della vista per il padre. Da qui inizia la grande avventura della giovane Chung, tra nuovi amici, guerre e tanto altro ancora.
Tutti questi anni di lavorazione ripagano certamente la qualità del prodotto. La storia è da ricercarsi nelle tradizioni del popolo coreano, mentre l'adattamento è stato curato anche dal regista Shin che ha supervisionato l'intera produzione. Molto tempo è stato impiegato per lo studio dei costumi dell'epoca e delle ambientazioni, perfettemente riprodotte. La sua esperienza nella direzione costituisce anche una grande sicurezza. Le scene infatti sono molto pulite e le inquadrature, tra pieni campi e primi piani, non sono mai banali ma realizzati in modo da condurre lo spettatore attraverso la storia per tutta la durata della pellicola. La parte visiva è una gioia per gli occhi. Lo schermo viene riempito da colori brillanti e luminosi e i disegni godono di una pulizia è uno stile maniacale. Quest'ultimo ricorda molto lo stile Disney per le linee morbide, mentre i tratti dei volti sono prettamente coreani. Per la colorazione si è fatto pieno uso delle ultime tecnologie nel campo, dunque le tinte e i colori luminosi, insieme ad una buona cura per la gestione della profondità, ad assicurare un'animazione fluida e mai banale. Altro aspetto spettacolare è costituito dagli sfondi, realizzati a mano con uno stile a metà tra la pittura ad olio e acquarello, senza tratti netti e colori morbidi.
Neanche Nelson si è potuto privare della grafica CGI. Il reparto in questione, curato da Shin Yoondo, ha amalgamato alle animazioni tradizionali alcuni effetti grafici e piccole altre realizzazioni, ma un numero sempre irrisorio di scene. Chiude l'ispezione al lungometraggio il reparto sonoro. Le registrazioni delle voci dei personaggi sono state effettuare in pre-produzione a Seoul dalla KBS, mentre la colonna sonora veniva realizzata dalla Pyongyang Cinema & Broadcasting Orchestra, per un totale di 60 componenti e 120 strumenti musicali classici. La produzione del lungometraggio è iniziata nel Giugno del 1998 e la pellicola è stata completata nell'estate del 2004, di cui 3 anni per la realizzazione dello storyboard. Scene come quella della battaglia subacquea delle creature del mare ha richiesto circa 3 mesi di realizzazione.
Mentre la pellicola non era ancora ultimata ha ricevuto una "speciale distinzione" al Festival di Annecy, nel giugno 2003. Ha vinto il Grand Prize al Seoul International Cartoon and Animation Festival nel 2004. Ha vinto anche il premio come migliori animazioni al Korean Cartoon, Character and Animation Awards nel 2004. Della pellicola esistono due edizioni differenti: una da poco più di 90 minuti e, quella finale, di 112 minuti. Il film è stato presentato in Italia al Future Film Festival del 2005. Ancora nessuno ha acquistato i diritti di distribuzione per il nostro paese di questo lungometraggio.
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(2004)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di:
Nelson Shin
Sceneggiatura di:
Kim Jungha, Shin Janghyun, Yoo Kwanghee, Kyong Seungwon, Kwon Youngsup
Prodotto da:
Nelson Shin
Produzione:
Akom Production Co., KOAA Films, KOAA Film Seoul
Animazioni:
Akom Production
USCITA ITALIANA: N.C.
Sette anni di lavori tra concept, stesura e realizzazione; oltre 500.000 illustrazioni; un budget di 6,5 milioni di dollari; un nome importante in Corea: Nelson Shin, un veterano dell'animazione originario della Corea del Sud, mentre la gran parte del lavoro è stato svolto in Corea del Nord. Questi i primi numeri di "Empress Chung", lungometraggio di grande spessore che, con la sua uscita, ha fissato un grande e importante primato: essere la prima pellicola presentata contemporaneamente in Corea del Sud e Corea del Nord, due parti di una stessa nazione divisa da tempo immemorabile.
La storia si rifà ad un vecchio racconto popolare coreano. L'ambientazione è quella del 18° secolo. L'intera vicenda gira intorno a Shim Chung, figlia di Shim Hakku, un vecchio impiegato governativo onesto e leale che lavora per il re. Un giorno questo si rifiuta di unirsi ad un gruppo di ministri corrotti che intendono prendere il potere e spodestare il re, così danno fuoco alla casa e il vecchio Shim Hakku perde la sua vista e gran parte della sua famiglia, ad eccezione della piccola Shung, diventando anche povero a causa della perdita del suo lavoro. Quattordici anni più tardi ritroviamo, in un piccolo villaggio di pescatori, la piccola Chung con suo padre Hakku. La vita del villaggio peggiora per la comparsa, in mare, di un mostro che impedisce ai pescatori di andare a svolgere il loro lavoro, così la devota Chung si offre volontaria per placare la collera del mostro e, nello stesso tempo, cercare di avere in dono dagli dei il ritorno della vista per il padre. Da qui inizia la grande avventura della giovane Chung, tra nuovi amici, guerre e tanto altro ancora.
Tutti questi anni di lavorazione ripagano certamente la qualità del prodotto. La storia è da ricercarsi nelle tradizioni del popolo coreano, mentre l'adattamento è stato curato anche dal regista Shin che ha supervisionato l'intera produzione. Molto tempo è stato impiegato per lo studio dei costumi dell'epoca e delle ambientazioni, perfettemente riprodotte. La sua esperienza nella direzione costituisce anche una grande sicurezza. Le scene infatti sono molto pulite e le inquadrature, tra pieni campi e primi piani, non sono mai banali ma realizzati in modo da condurre lo spettatore attraverso la storia per tutta la durata della pellicola. La parte visiva è una gioia per gli occhi. Lo schermo viene riempito da colori brillanti e luminosi e i disegni godono di una pulizia è uno stile maniacale. Quest'ultimo ricorda molto lo stile Disney per le linee morbide, mentre i tratti dei volti sono prettamente coreani. Per la colorazione si è fatto pieno uso delle ultime tecnologie nel campo, dunque le tinte e i colori luminosi, insieme ad una buona cura per la gestione della profondità, ad assicurare un'animazione fluida e mai banale. Altro aspetto spettacolare è costituito dagli sfondi, realizzati a mano con uno stile a metà tra la pittura ad olio e acquarello, senza tratti netti e colori morbidi.
Neanche Nelson si è potuto privare della grafica CGI. Il reparto in questione, curato da Shin Yoondo, ha amalgamato alle animazioni tradizionali alcuni effetti grafici e piccole altre realizzazioni, ma un numero sempre irrisorio di scene. Chiude l'ispezione al lungometraggio il reparto sonoro. Le registrazioni delle voci dei personaggi sono state effettuare in pre-produzione a Seoul dalla KBS, mentre la colonna sonora veniva realizzata dalla Pyongyang Cinema & Broadcasting Orchestra, per un totale di 60 componenti e 120 strumenti musicali classici. La produzione del lungometraggio è iniziata nel Giugno del 1998 e la pellicola è stata completata nell'estate del 2004, di cui 3 anni per la realizzazione dello storyboard. Scene come quella della battaglia subacquea delle creature del mare ha richiesto circa 3 mesi di realizzazione.
Mentre la pellicola non era ancora ultimata ha ricevuto una "speciale distinzione" al Festival di Annecy, nel giugno 2003. Ha vinto il Grand Prize al Seoul International Cartoon and Animation Festival nel 2004. Ha vinto anche il premio come migliori animazioni al Korean Cartoon, Character and Animation Awards nel 2004. Della pellicola esistono due edizioni differenti: una da poco più di 90 minuti e, quella finale, di 112 minuti. Il film è stato presentato in Italia al Future Film Festival del 2005. Ancora nessuno ha acquistato i diritti di distribuzione per il nostro paese di questo lungometraggio.